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Storie di viole di Chiara Saccavini


‘Ho osservato le violette con ammirazione, mentre le sue foglie raccontano la storia di un esercito glorioso, la cui fanteria di smeraldo porta delle lance ornate di zaffiri’, scriveva nel XIII secolo il poeta Al-Muqqadasi. Ho voluto dedicare un libro a questo piccolo fiore, umile poiché rivolge le sue corolle verso la terra, semplice poiché colonizza prati, fossati e sottobosco in cui poche altre specie sopravvivono, tenace poiché ritorna ad ogni primavera a profumare l’aria attorno a sé. Mi sono lasciata irretire dal suo particolare odore ipnotico, che una volta annusato rimane nella memoria per tutto il resto della vita. Ho cercato i miti, che in ogni civiltà sono sorti ad elogiarne le doti e la bellezza, dall’antico Egitto ad Atene incoronata di viole, dai mistici arabi ai poeti francesi, fino a Bonaparte che si faceva chiamare in codice Capitan Violetta e agli ibridatori della fine dell’Ottocento che crearono le varietà stradoppie e profumatissime. Il mio è un gentile invito ad un viaggio, attraverso la storia, il costume, la mitologia e la poesia. Scoprire le doti di un fiore è scoprire un po’ se stessi, scendere nel proprio interiore, ricostruire la propria origine. La viola è la metafora perfetta del destino ciclico delle vicende umane: è ancora qui, presto non ci sarà più, poi ci sarà di nuovo...
Chiara Saccavini


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